L’emergenza sanitaria ci ha posto di fronte ad uno stravolgimento dei modelli di business.
Il covid, infatti, è andato di pari passo con l’incremento del servizio di delivery.
Il servizio di consegna a domicilio già negli ultimi anni stava incrementando sempre più, ma durante il periodo di pandemia ha avuto un incremento esponenziale!
Come è cambiato il servizio di delivery
Durante la pandemia, sicuramente il servizio di consegna a domicilio è stato sottoposto a grandi cambiamenti.
Tante attività – che prima non si preoccupavano minimamente di essere presenti su queste piattaforme – oggi traggono grande profitto dal servizio di consegna a domicilio. Molti ristoranti, tra i quali anche quelli stellati, hanno organizzato i box per vendere i propri prodotti.
“Di necessità virtù”. Questo è proprio il caso in cui i vecchi proverbi rispecchiano la realtà: dalla prima chiusura, causa covid, delle attività è iniziata la corsa all’organizzazione delle consegne a domicilio.
Durante il 2021 si prevede un aumento del valore del mercato del food delivery molto consistente.
Delivery e covid: i consumatori
Le abitudini dei consumatori sono cambiate in maniera consistente insieme alle limitazioni causate dalla pandemia in corso.
Dai dati emerge una visuale molto chiara: anche i consumatori che prima del covid erano utilizzatori saltuari delle piattaforme di consegna a domicilio, ora utilizzano in media le app di delivery una volta a settimana.
Inoltre, il delivery durante il periodo di emergenza sanitaria è preferito dai consumatori anche per la sicurezza. Le file ai negozi espongono agli assembramenti, così come mangiare fuori casa: questo è sicuramente uno dei motivi per il quale le persone preferiscono le consegne a domicilio. In questo modo si interagisce solamente con il personal shopper e, pagando online, anche i contatti sono ridotti al minimo.
Delivery e post-covid
Inevitabilmente la pandemia sta radicando nelle persone delle abitudini che, molto probabilmente, rimarranno anche una volta che questo periodo sarà finito.
Le indagini sull’utilizzo delle piattaforme di delivery sono molteplici e i dati raccolti portano tutti verso una sola direzione: le persone continueranno ad affidarsi sempre di più al servizio di consegna a domicilio.
Quasi la totalità delle persone che ora – in periodo di pandemia – si avvale delle piattaforme digitali, dichiara che le utilizzerà anche quando il covid sarà solo un brutto ricordo.
Delivery e covid: le attività locali
Come già anticipato, molte attività si sono attrezzate con il servizio di consegna a domicilio affidandosi ai grandi colossi di questo mondo.
Però, c’è un’osservazione da fare! In questo momento di difficoltà le grandi attività che ne hanno avuto la possibilità economica hanno salvato i propri introiti grazie al delivery, ma le piccole attività? Spesso tagliati fuori dalle cronache, i negozi di quartiere hanno sofferto e continuano a soffrire questa situazione. Alcune non sono riuscite a sopravvivere, altre ce la fanno a malapena. Senza cadere nei cliché, ma le piccole attività sono per definizione meno avvezze alla digitalizzazione e, di conseguenza, le loro vendite diminuiscono.
Soprattutto in questo periodo, durante il quale le persone hanno meno voglia di uscire di casa e fare file con il rischio di esporsi ad eventuali assembramenti, i negozi di quartiere soffrono la crisi. Anche quando questo periodo sarà finito, una volta che le persone avranno sempre più radicata l’abitudine di ordinare tutto quello di cui necessitano a domicilio, le attività locali dovranno essere in grado di tenere il passo altrimenti ne risentiranno moltissimo.
Naspesa: il delivery dalla parte delle attività locali
La soluzione per le attività locali esiste! Naspesa è il primo Instant Delivery che si impegna a sostenere i negozi di quartiere.
Come già spiegato, infatti, le piattaforme di consegna a domicilio spesso lasciano fuori dai propri circuiti le piccole attività locali, che rischiano di fallire.
Spinti dall’osservazione della situazione che viviamo, Naspesa si schiera dalla parte dei negozi di quartiere, che sono anche i tuoi negozi di fiducia.
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